 
      Gli “SDRAIATI” nuove generazioni di adolescenti fobici
      Esistono tante paure ai giorni nostri:  paure ataviche (ossia quei timori che condividiamo con gli altri esseri umani e  con i nostri antenati) che ci accompagno da sempre; un esempio potrebbe essere  la paura della morte, quella dell’ignoto, quella della guerra, dell’invasione  nemica…
      Negli ultimi anni si è assistito ad un  significativo cambiamento nei comportamenti delle nuove generazioni di  adolescenti; oggigiorno, questi giovani sono definiti come “Sdraiati”.
        Con questo termine si indicano quei  ragazzi che sembrano particolarmente inclini alla fobia e alla paura del mondo  esterno.    
      Quando si parla degli “Sdraiati” si parla  di quei ragazzi che sembrano trascorrere una quantità significativa del loro  tempo in casa, preferendo il comfort dello loro spazio personale rispetto all’esplorazione del mondo esterno.
        Inoltre, questi adolescenti sembrano  essere particolarmente vulnerabili alla paura, all’ansia e all’incertezza.
        In poche parole, questi giovani evitano le  situazioni sociali, le interazioni in persona e le attività all’aperto  preferendo, invece, la connessione digitale ed il comfort delle proprie  abitazioni.
      Sintomi:
        Le fobie riscontrate dai giovani si  manifestano in diversi modi, come:
      
        - Ansia e panico: gli adolescenti fobici sperimentano  frequenti attacchi di ansia e di panico che, spesso, sono legati a situazioni  specifiche o a soggetti che temono.
- Isolamento sociale: molti adolescenti fobici si  ritirano dai loro amici e dalla loro vita sociale per evitare le situazioni o  gli oggetti temuti.
- Depressione: l’ansia cronica può sfociare in  depressione perché gli adolescenti si sentono sopraffatti dalla loro paura  costante.
- Problemi fisici: i sintomi fisici, come mal di testa,  nausea e disturbi del sonno comuni tra gli adolescenti fobici.
- Scarsa autostima: gli adolescenti con le fobie  possono avere una bassa autostima e un senso di inadeguatezza.
Cause:
        Alla base di questa problematica ci sono  diverse cause che contribuiscono alla crescente prevalenza delle fobie tra gli  adolescenti:
      
        - Pressione sociale: gli adolescenti di oggi  affrontano una pressione sociale senza precedenti; i social media, in  particolar modo, esercitano una forte influenza, inducendo i giovani a  confrontarsi costantemente con gli altri e ad avere delle aspettative  irrealistiche del sé.
- Crisi ambientali: la crescente consapevolezza delle  crisi ambientali, come i cambiamenti climatici e la perdita di biodiversità,  può causare ansia riguardo il futuro del pianeta; gli adolescenti si sentono  spesso impotenti di fronte a questi problemi globali.
- Bullismo e cyberbullismo: il bullismo (che  sia fisico oppure online) è un problema serio tra gli adolescenti. L’essere  vittima di attacchi può generare ansia, depressione e possono spingere alcuni  ragazzi a ritirarsi dal mondo esterno.
- Pressione accademica: l’aspettativa di successo  accademico può creare ansia e stress tra gli adolescenti, specialmente quando  si sentono inadeguati o sotto pressione per eccellere.
- Instabilità familiare: i problemi  familiari, come il divorzio dei genitori o la mancanza di un sostegno emotivo  adeguato, possono contribuire all’ansia e alle fobie nei giovani.
Rimedi:
        Affrontare le fobie adolescenziali  richiede un approccio complesso e compassionevole; alcuni dei metodi che  possono essere adottati sono:
      
        - Terapia psicologica: la terapia  cognitivo-comportamentale (TCC) è spesso raccomandata per aiutare gli  adolescenti a gestire le loro fobie; questo tipo di terapia aiuta ad  identificare i pensieri negativi e a sviluppare delle strategie per  affrontarli.
- Supporto familiare: coinvolgere la famiglia  all’interno del processo terapeutico può risultarsi estremamente utile. La  famiglia può fornire un ambiente di supporto e di comprensione.
- Riduzione della pressione accademica: gli insegnanti  ed i genitori possono lavorare assieme per ridurre la pressione accademica  sugli adolescenti, incoraggiando un sano equilibrio tra lo studio ed il tempo  libero.
- Educazione all’ansia: gli adolescenti possono  beneficiare di programmi educativi sull’ansia in cui riescono ad apprendere  come riconoscerla e come gestirla in modo efficace.
- Attività fisiche e Relaxation: l’attività  fisica e le tecniche di rilassamento, come la meditazione e lo yoga, possono  aiutare gli adolescenti a ridurre l’ansia.
- Supporto tra coetanei: incentivare  l’interazione con i coetanei che affrontano delle situazioni simi può aiutare i  ragazzi a ridurre il senso di isolamento.
- Monitoraggio dei social media: la limitazione  dell’uso e dei contenuti dei social network può aiutare a ridurre la pressione  e l’ansia legate all’immagine di sé. 
Le fobie negli adolescenti sono una sfida  significativa, ma con il supporto giusto e l’accesso alle risorse adeguate, è  possibile affrontarle in maniera efficace.
        È importante che genitori, insegnati e  professionisti della salute mentale lavorino a stretto contatto per garantire  che i giovani ricevano il supporto di hanno bisogno per superare le loro paure  e prosperare nella vita.
      Articolo scritto da: Ludovica Angeletti,  studentessa del 3º anno del corso di scienze e tecniche psicologiche (L-24)  presso l’università degli studi di Urbino Carlo Bo.
      Bibliografia: